Portobello

Portobello

Portobello è stato un programma televisivo andato in onda nella prima serata del venerdì sulla Rete 2 (poi Rai 2) dal 1977 al 1983 e di nuovo per un breve periodo nel 1987, condotto da Enzo Tortora. Ideato dallo stesso conduttore, assieme alla sorella Anna, al pubblicitario Angelo Citterio ed al funzionario Rai Mario Carpitella, è ricordato come uno dei programmi televisivi più popolari trasmessi dalla televisione italiana. Andava in onda dallo studio 1 della Fiera di Milano, alternandosi con il quiz televisivo Scommettiamo?. Avrebbe dovuto essere il primo programma ufficiale a colori (dopo quelli realizzati negli anni della sperimentazione) della Rete 2, però lo studio venne attrezzato solo successivamente per le trasmissioni a colori e pertanto la prima edizione (27 maggio-22 luglio 1977) e le prime puntate della seconda edizione (2-30 dicembre 1977) furono trasmesse in bianco e nero, iniziando ad essere trasmesso a colori a partire dalla puntata trasmessa il 6 gennaio del 1978. Il nome del programma si ispira a quello di una strada di Londra, Portobello Road, famosa per il suo mercatino dell'antiquariato. Il format ha ispirato molti celebri programmi dei decenni successivi. Nel 2018 ne viene prodotta una nuova edizione rivisitata, in onda su Rai 1. Enzo Tortora tornò a lavorare in Rai dopo un allontanamento durato otto anni dalla televisione italiana, scaturito da una intervista rilasciata al settimanale Oggi in cui criticava pesantemente l'ente di Stato e il monopolio televisivo. Con la sorella Anna e il pubblicitario Angelo Citterio, creò un format innovativo per l'epoca, basato sull'idea di un mercatino dove i partecipanti potevano vendere le loro invenzioni o cercare oggetti facendosi contattare dal pubblico da casa attraverso telefonate in diretta che venivano ricevute e filtrate dal Centralone, un gruppo di telefoniste guidate da Renée Longarini, ribattezzata Sua Soavità da Enzo Tortora, per via dei suoi modi gentili e leggiadri. Alcune di queste telefoniste divennero note personalità del mondo dello spettacolo e del giornalismo come ad esempio Paola Ferrari, Eleonora Brigliadori, Susanna Messaggio, Marina Dalcerri, Marina Perzy, Alessandra Appiano, Antiniska Nemour e Federica Panicucci. Un momento molto atteso era quello in cui una persona, pescata a caso tra il pubblico in studio, tentava di accaparrarsi una somma in denaro cercando di far pronunciare al pappagallo Portobello, simbolo del programma, il suo nome in trenta secondi; la prima persona a riuscire nell'impresa fu, nel 1982 (dopo ben cinque anni di tentativi andati a vuoto), l'attrice Paola Borboni, e con il montepremi fu pagato un intervento chirurgico di ricostruzione facciale a un bimbo rimasto ustionato al volto. Il gioco del pappagallo era una delle componenti più celebri e amate del programma, divenendo in breve tempo un tormentone nonché un fenomeno di costume, oggetto di svariate imitazioni e parodie anche negli anni a seguire. Altre rubriche del programma erano Fiori d'arancio, in cui intervenivano persone alla ricerca di un'anima gemella, e Dove sei?, nella quale delle persone ricercavano amici, parenti o conoscenti che avevano perso di vista da molto tempo. Il programma venne interrotto prima dell'inizio della settima edizione a causa dell'arresto di Enzo Tortora, accusato di collusione con la camorra. In quel periodo comparve in un quotidiano una vignetta di Guido Clericetti dove si diceva che il silenzio del pappagallo di Portobello non era dovuto al mutismo bensì all'omertà mafiosa, suscitando molte polemiche. Il 15 settembre 1986, Enzo Tortora, dopo essere stato condannato in primo grado, fu assolto con formula piena dalla Corte d'appello di Napoli, che riconobbe il presentatore come del tutto estraneo ai fatti a lui contestati, sentenza resa poi definitiva dalla Corte di Cassazione il 13 giugno 1987, riconoscimento arrivato dopo una lunga ed estenuante battaglia giudiziaria, che ne minò irrimediabilmente lo stato di salute. Il programma riprese il 20 febbraio 1987 dopo quattro anni; nella prima puntata, Tortora, visibilmente commosso, prima di iniziare fece un breve discorso su tutta la vicenda del suo processo esordendo con la frase, rimasta celebre, «Dunque, dove eravamo rimasti?». La trasmissione non ebbe però il successo delle edizioni precedenti, e terminato il ciclo di puntate previste, non venne più riproposta in seguito (questo anche perché il presentatore scomparve l'anno successivo, stroncato da un tumore polmonare all'età di 59 anni).

Paese: Italia
Anno: 1977-1983, 1987
Genere: varietà
Edizioni: 7
Lingua originale: italiano
Conduttore: Enzo Tortora
Regia: Gian Maria Tabarelli (1977-1978) - Maria Maddalena Yon (1978) - Beppe Recchia (1978-1983) - Gian Carlo Nicotra (1987)
Casa di produzione: Rai
Rete televisiva: Rete 2 (1977-1983) - Rai 2 (1987)

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