Mazinga Z

Mazinga Z è un anime di genere mecha. L'anziano scienziato Juzo Kabuto costruisce un enorme robot che alla sua morte viene ereditato dal nipote Koji Kabuto il cui compito è quello di sventare i piani del malvagio dottor Inferno, uno scienziato tedesco che nel 1962 aveva partecipato con Kabuto e altri colleghi a una spedizione archeologica nell'isola greca di Bardos alla scoperta dei resti della civiltà micenea. Ritrovato un esercito di mostri meccanici costruiti dai Micenei (Mikenes), il dottor Inferno svela le sue reali intenzioni uccidendo tutti tranne Kabuto che era riuscito a fuggire, e impossessandosi della tecnologia con lo scopo di far tornare sulla terra i discendenti dell'antico popolo greco, costretti per secoli a rifugiarsi nelle viscere della Terra e, insieme a essi, dominare il mondo. Kabuto, tornato in patria, dirige il centro ricerche per l'Energia "fotoatomica" che poi lascia al prof. Yumi. Appena scoperta una lega metallica molto resistente, la Super Lega Z (estratta dal metallo immaginario Japanium) da utilizzare per costruire il robot nell'Istituto viene creata Afrodite A, un robot meno potente, dalle fattezze femminili, costruito dal prof. Yumi e pilotato da Sayaka Yumi, figlia del direttore dell'istituto; successivamente si unisce a questi il Boss Robot, guidato da Boss, Nuke e Mucha, tre compagni di scuola di Koji. Il dr. Inferno affida le missioni di guerra dapprima al barone Ashura - il cui corpo è diviso in una metà maschile e una femminile - e successivamente al conte Blocken - la cui testa è collegata a un corpo meccanico - un ufficiale nazista entrato in coma dopo un incidente e risvegliato dallo scienziato nel corso dei suoi esperimenti durante la seconda guerra mondiale. Localizzato finalmente il regno sotterraneo dei Micenei, il dr. Inferno, a seguito delle ripetute sconfitte, decide di chiedere aiuto al loro ambasciatore, il granduca Gorgon, che invierà il visconte Pigman. Nel corso degli scontri viene distrutta Afrodite A, sostituita quindi da Diana A. Nello scontro finale il conte e il dr. Inferno moriranno mentre Ashura e Pigman cadranno in battaglia; Gorgon, che non aveva preso parte alla lotta, ordina - per conto del Generale Nero - un attacco in massa da parte della grande armata di mostri guerrieri micenei: Mazinga Z subisce gravissimi danni e a salvarlo dalla fine interviene un nuovo robot, il Grande Mazinga, che era stato segretamente costruito da Kenzo Kabuto.
Titolo originale: Majingā Zetto
Char. design: Yoshiyuki Hane, Keisuke Morishita
Musiche: Michiaki Watanabe
Rete: Fuji Television
1ª TV: 3 dicembre 1972 – 1º settembre 1974
Periodicità: settimanale
Episodi: 92 (completa)
Aspect ratio: 4:3
Durata ep.: 22 min
Rete it.: Rai 1 (ep. 1-3, 6-13, 15-27, 29-37, 39-56)
1ª TV it. 21 gennaio 1980
Episodi it.: 51 (completa al 55% )
Studio dopp.it.: D.E.F.I.S.
Personaggi e doppiatori
Personaggio | Doppiatore |
---|---|
Ryo (Koji) Kabuto | Claudio Sorrentino |
Shiro Kabuto | Fabrizio Manfredi |
Sayaka Yumi | Liliana Sorrentino |
Boss | Gil Baroni |
Prof. Jumi | Aldo Massasso |
Dottor Inferno | Lino Troisi |
Barone Ashura | Antonio Colonnello (P. maschile) Laura Gianoli (P. femminile) |
Conte Blocken | Dante Biagioni |
Nuke | Massimo Rossi |
Mucha | Vittorio Guerrieri |
Maschera di Ferro | Giancarlo Padoan |
Elmetto di Ferro | Massimo Dapporto |
Sigla: "Mazinga Z", cantata da Galaxy Group.
Produzione: Toei Animation, 1972