Ma che sera

Ma che sera

Ma che sera è stata una trasmissione televisiva della Rete 1 (l'odierna Rai 1) condotta da Raffaella Carrà, andata in onda per sei puntate dal 4 marzo al 22 aprile 1978 ogni sabato alle 20:40. Lo show segnò il ritorno di Raffaella Carrà nella TV italiana, dopo tre anni di tour ed alcuni programmi realizzati per varie televisioni estere, e vide la show girl apparire per la prima volta a colori anche in Italia. Il programma, realizzato con grandi mezzi e costi, venne poi esportato in 36 nazioni, sfruttando la presa commerciale della soubrette, che in quel periodo stava riscuotendo molto successo in Europa ed in America Latina. La Carrà ritornò al sabato sera con un classico varietà, dove presentava, cantava e ballava sulle coreografie curate da Gino Landi (che del varietà fu anche il regista), affiancata anche da grandi ospiti internazionali. Lo show scritto da Gianni Boncompagni e Dino Verde si ispirava a Gran varietà, spettacolo radiofonico di grande successo che si era concluso nell'ottobre dell'anno precedente. La sigla iniziale Tanti auguri, venne girata all'interno del parco a tema Italia in miniatura di Rimini, diventando immediatamente un successo internazionale con la celebre strofa come è bello far l'amore da Trieste in giù. Il programma viene inoltre ricordato anche per essere stato l'ultimo a vedere le apparizioni di Bice Valori, morta due anni dopo per un tumore, ed Alighiero Noschese, suicidatosi l'anno successivo. I due, assieme a Paolo Panelli e Giorgio Bracardi, animavano gli spazi comici del programma: Noschese con le sue classiche imitazioni che lo avevano reso celebre (ad ogni puntata c'era una sorta di biografia satirica di un diverso personaggio politico, introdotta da un celebre giornalista televisivo, tutti impersonati dall'imitatore), la coppia Panelli-Valori si esibiva invece con lo sketch di TeleFamily, parodia delle allora nascenti televisioni private (in cui appariva anche la loro figlia, Alessandra), infine Giorgio Bracardi era presente con il suo personaggio Catenacci (già apparso negli show radiofonici Alto gradimento e Gran varietà), un gerarca dell'era fascista che bistrattava alla fine di ogni sketch la Carrà (definita troppo magra), il maestro Paolo Ormi (definendolo musicalmente incompetente), e talvolta anche qualche figurante tra il pubblico.

Paese: Italia
Anno: 1978
Genere: varietà
Durata: 60 min
Lingua originale: italiano
Conduttore: Raffaella Carrà
Regia: Gino Landi
Casa di produzione: Rai
Rete televisiva: Rete 1

INDICE PROGRAMMI TV

Personalizzare

Google Analytics

Google Analytics è un servizio utilizzato sul nostro sito Web che tiene traccia, segnala il traffico e misura il modo in cui gli utenti interagiscono con i contenuti del nostro sito Web per consentirci di migliorarlo e fornire servizi migliori.

Facebook

Il nostro sito Web ti consente di apprezzare o condividere i suoi contenuti sul social network Facebook. Attivandolo e utilizzandolo, si accetta l'informativa sulla privacy di Facebook: https://www.facebook.com/policy/cookies/

Twitter

I tweet integrati e i servizi di condivisione di Twitter sono utilizzati sul nostro sito Web. Accettando e utilizzando questi, si accetta l'informativa sulla privacy di Twitter: https://help.twitter.com/it/rules-and-policies/twitter-cookies